RipAmici 2000

Ripabottoni

I cavètièll' ki cardèrèll(e)

I cavatelli con le cardarelle

Le cardarelle sono i funghi più gustosi, più profumati, più… più… più.
Le cardarelle della contrada dei Castellucci sono le migliori.
Quelle raccolte nel mese di Novembre - il mese della pioggia lenta e costante - sono al bacio.

Con un coltellino raschiate la terra e i residui dei cardi nascosti tra le lamelle della pagina inferiore delle cappelle; strofinatele, una ad una, con un tovagliolo pulito e ponetele in un cestino di vimini; intere se piccole, tagliatele in due se grossicelle.
Sgusciate l'aglio e schiacciatelo. Affettate la cipolla finemente.
Raccogliete l'aglio e la cipolla e metteteli in una "tiella" di coccio con l'olio e le cardarelle. Lasciate soffriggere per 15 minuti, rimestando di continuo.
Poi, irrorate il tutto con il vino bianco e lasciate evaporare sul fuoco vivace per due o tre minuti.
Passate i pomodorini, che avrete preso dai "piènn'l'" e versate la passata nella tiella.
Smorzate il fuoco e lasciate cuocere per 30 minuti.
Cinque minuti prima di togliere la brace da sotto la tiella, lavate e sfrangiate le foglie di basilico e immettetele nel sugo.
Con il basilico metterete nel sugo pure il peperoncino tritato.
Non vi resta che lessare i "cavè:tiè:ll(e)" ad una fossetta. (Si distinguono da quelli a due e a tre fossette, perché cavati con la punta di un solo dito, quasi sempre il medio. Non sono più lunghi di un centimetro).
Conditeli con il sugo preparato.
I cavè:tiè:ll' ki cardèrèll' z' magn'n' cu qu(e)cchiar', p'cché 'mmocc' annè: i - cavè:tiè:ll', cardèrèll' e bròd' ca kèrrozz' che tradotto in italiano significherebbe: I cavatelli con le cardarelle si mangiano con il cucchiaio perché in bocca devono andare: cavatelli, cardarelle e sugo in quantità.

N.B. Niente formaggio.

Buon appetito!!!!

Testo: Giuseppantonio Cristofaro
Digitazione dati: MariaLucia Carlone
Programmazione HTML: Vittorio Sauro & Walter La Marca

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